DALLA  RUSSIA  CON  AMORE - PRODOTTI  SOVIETICI  INSOLITI

PARTE 1

IL  KIEV  REKORD-4  52mm f/0,9  DEL  1971:

IL  SUPERLUMINOSO  NATO  PER  SURCLASSARE

IL  CANON  DREAM  LENS


ABSTRACT

The Rekord-4 52mm f/0,9 super-fast lens was realized by Kiev Arsenal and presented in 1971
as a deluxe standard objective for the newly developed Kiev 5 rangefinder camera; this lens was
based upon a very complex and advanced double Gauss schema and targeted to reply the staggering
impression aroused among users by it's precursor, that famous Canon "dream lens" 50mm f/0,95, born
exactly ten years before it's soviet replica; the Rekord-4 optical technology was incredibly advanced,
as an answer to whom assume that all russian lenses are copies of famous existing designs...

08/10/2007

La produzione ottica sovietica, nella sua globalità, è prigioniera di stereotipi e luoghi comuni legati ad
una conoscenza soltanto parziale e lacunosa di un universo in realtà incredibilmente più complesso ed
articolato; una di queste dicerie si basa sull'assunto che gli obiettivi sovietici siano di buona qualità ottica
ma concepiti seguendo il palinsesto di famosi obiettivi ormai affermati: buone copie, insomma.

Invece, come in futuro sarò in grado di confermare, se la meccanica impone effettivamente di chiudere
un occhio, l'ottica sovietica non consente soltanto risultati pregevoli ma talvolta ha realmente scritto nuovi
capitoli nella storia di questo settore, precorrendo i tempi con calcoli complessi ed arditi che purtroppo, per
ovvie ragioni, sono sempre rimasti sconosciuti in occidente; un esempio di questa realtà sommersa può essere
senz'altro l'obiettivo realizzato nel 1971 per equipaggiare un modello di Kiev a telemetro sostanzialmente
rinnovato, un prototipo definito Kiev 5; quest'obiettivo appartiene alla famiglia "Rekord" e condivide il nome
anche con obiettivi standard dalle caratteristiche convenzionali, tuttavia il "Rekord-4" di convenzionale non ha
proprio nulla, dal momento che la sua luminosità massima arriva addirittura ad f/0,9, un valore che supera anche
quello dell'ottica più luminosa prodotta in serie fino ad allora, il celebre Canon 50mm f/0,95, passato alla storia
come "dream lens".



il prototipo di Kiev Rekord-4 52mm f/0,9 del 1971 su Kiev 5 assieme alla mitica
accoppiata Canon che ispirò il progetto, il modello 7 col celebre normale f/0,95: se
estetica e concetti sono strettamente derivati, l'ottica del Rekord-4 è molto più avanzata
e complessa rispetto all'originale Canon

credits: pictures Dr. Milos Mladek e WestLicht Photographica Auction



Del resto, tutto il progetto globale Kiev 5 - Rekord 4 era impostato sul classico target Canon 7 + 50mm f/0,95,
a partire dall'aspetto esteriore dell'obiettivo per arrivare alla piastra con celle al Selenio che incorpora la finestra
 secondaria del telemetro; tuttavia mai come in questo caso le apparenze ingannano: recentemente ho potuto
elaborare lo schema ottico del Rekord-4 52mm f/0,9 ed ho appurato che la sua struttura, pur sempre basata
su un tipo doppio Gauss, è molto più moderna e complessa rispetto a quella del Canon f/0,95; quest'ultimo è
certamente svantaggiato dalla progettazione più datata, ma lo schema del Rerkord-4 50mm f/0,9 è veramente
avanzato e non riferibile direttamente a modelli preesistenti, una prova dell'autonomia tecnica dell'ottica sovietica.


lo schema ottico del Kiev Rekord-4 52mm f/0,9 del 1971 è un bellissimo Gauss con 9 lenti in 6 gruppi
ed un doppietto acromatico anteriore posto fra la lente frontale ed il classico menisco collettivo anteriore;
la coppia di elementi singoli posteriori, tramite il profilo delle quattro superfici rifrattive, controlla di fino
le aberrazioni all'uscita dei fasci luminosi: l'ottica sovietica davvero in grande spolvero...

 


mettendo a confronto diretto il Rekord-4 f/0,9 col Canon f/0,95 possiamo rilevare immediatamente
l'estrema semplicità dello schema giapponese rispetto al presunto clone sovietico: sono davvero
due generazioni differenti, e l'unica relazione - del resto quasi obbligata dalle caratteristiche geometriche -
è l'adozione del tipo doppio Gauss

 



UPGRADING  09/10/2007


Grazie alla cortese e disinteressata collaborazione del Dr. Milos Paul Mladek, esperto di fama mondiale
nel settore del materiale fotografico sovietico, posso aggiungere queste eccezionali ed inedite animazioni,
basate su radiografie eseguite da lui stesso su un Canon 50mm f/0,95 e su uno degli unici due esemplari
di Kiev Rekord-4 50mm f/0,9 che siano passati oltre la cortina di ferro, giungendo in occidente; si tratta
di materiale inedito e nuovamente, di cuore, ringrazio l'amico Milos per il prezioso contributo.

 



lo schema riportato sulla radiografia del Rekord-4 non collima alla perfezione
con gli sbozzi di vetro perchè il diagramma originale sovietico da cui è stato ridisegnato
- l'unico esistente e disponibile - era leggermente stilizzato; il Dr. Mladek ha avuto modo
di testare il Rekord-4 in confronto al Canon f/0,95, rilevando a suo tempo una resa
piuttosto morbida e sostanzialmente sullo stesso livello di quella dell'ottica giapponese

 



FINE  UPGRADING  09/10/2007

 

Il Rekord-4 52mm f/0,9 è un obiettivo sconosciuto ai più, ed ancora meno sono a conoscenza
del fatto che quest'ottica deriva direttamente da un modello con schema pressochè identico denominato
Rekord-5, destinato ad apparecchi mezzo formato 18x24mm e quindi caratterizzato da una focale inferiore,
cioè 36mm f/0,9; quest'ultimo obiettivo fu presentato nel 1967 e questo consente di retrodatare di almeno
quattro anni l'ammirevole schema f/0,9 sfornato dall'Arsenal Zavod; la volontà di garantire prestazioni in
linea con la migliore produzione mondiale è confermata dalle memorie del celebre ottico sovietico Volosov
nel suo libro "ottica fotografica", riportato a stralci anche sull'area web del Krasnogorsky Zavod, lo stabilimento
legato al celebre marchio Zenit; Volosov ha proposto tabelle con i dati di targa ed il potere risolutivo effettivamente
misurato di obiettivi sovietici messi a confronto con i più famosi concorrenti tedeschi e giapponesi, e nello schema
seguente sono evidenziati proprio il Canon 50mm f/0,95 ed il Kiev Rekord-4 52mm f/0,9, da cui si evince che
il potere risolutivo del prototipo sovietico è mediamente uguale o superiore a quello del famoso modello nipponico.

 

questa tabella è stata ricavata dal volume "ottica fotografica" del celebre ottico sovietico Volosov, e presenta
i dati di targa e le principali caratteristiche (vignettatura e risolvenza) di alcuni normali superluminosi anni '60;
fra i vari Leitz Summilux, Topcon Topcor, Konica Hexanon ed Asahi Takumar troviamo anche appaiati i due
superluminosi descritti in questo pezzo; a fronte di una vignettatura identica, il Rekord-4 52mm f/0,9 presentava
una risoluzione leggermente superiore, soprattutto ai bordi, sempre critici con i superluminosi; inoltre il Rekord-4
garantiva oltre 2mm di spazio retrofocale in più rispetto al Canon f/0,95 (22,3mm contro 20,1mm), anche se
questi valori non consentono - ovviamente ed in ogni caso - l'adozione su un corpo reflex

 

Il rekord-4 52mm f/0,9 non fu prodotto in serie, ma esistono esemplari completi e con estetica definitiva;
quest'ottica - nell'ambito degli obiettivi moderni - si pone al secondo posto nella speciale graduatoria
dei modelli più luminosi effettivamente prodotti, anche se in pochi esemplari, capeggiata dal mitico Planar
50mm f/0,7 del 1966 progettato per la NASA ed utilizzato successivamente dal maestro Kubrick, anche se questo
Zeiss era effettivamente avvantaggiato da una copertura dimezzata (18x24mm) e da uno spazio retrofocale
libero ridotto a circa 4mm; il Rekord-4 è seguito dalle uniche tre opzioni prodotte in larga serie: il Canon
50mm f/0,95, il Leica Noctilux-M 50mm f/1,0 ed il Canon EF 50mm f/1,0 L; ecco lo schema ottico di
tutti questi campioni.


Fra i modelli di obiettivi superluminosi per fotografia effettivamente giunti in produzione, anche se
in minima serie,  il Kiev Rekord-4 52mm f/0,9 si colloca al secondo posto, preceduto solamente
dallo Zeiss Planar 50mm f/0,7, una luminosità raggiunta peraltro dimezzando il formato coperto ed
adottando un gruppo di campo posteriore che arrivava quasi a contatto con la pellicola

 

Lo schema del Rekord-4, finalmente rivelato, cancella i preconcetti, confermando che la
sua struttura non è strettamente derivata da quella del Canon f/0,95 - come sempre supposto -
ma porta il tipo Gauss di quest'ultimo ad un livello evolutivo molto superiore, rivendicando
una propria integrità  tecnica ed una originalità progettuale che confermano quanto i pregiudizi
sugli obiettivi d'oltre cortina siano effettivamente infondati.

 

MARCOMETER

 (WHO DAMN'D CRASHED THE GLASS SHEET ?!? :-) )



L'OTTICA  SOVIETICA  E'  UN  MARE  DI  SEGRETI,  E  LE
NOSTRE  OPINIONI  A  RIGUARDO  INTERAGISCONO
SOLAMENTE  CON  LA PUNTA  DELL'ICEBERG;  QUESTO
REKORD-4  E'  SOLO  UNA  DELLE  POSSIBILI  RIVELAZIONI
CHE  ILLUMINANO  LA SCENA  MOSTRANDO  LA
CAPZIOSITA'  DEI  PREGIUDIZI  A  LUNGO CONDIVISI



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