LEITZ  SUMMILUX-M 50mm f/1,4:

UNO  SCONOSCIUTO  PROTOTIPO DEL  1958

DERIVATO  DAL  SUMMILUX-M  35mm f/1,4
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Abbiamo precedentemente evocato la storia del Summilux-M 50mm f/1,4, mettendo in rilievo come dal
Summarit 5cm f/1,5 si passò direttamente al famoso Summilux-M di Mandler, sopravvissuto dai primi anni
'60 fino all'avvento del modernissimo Summilux-M Asph.; lo schema del Summilux-M non-asph. è molto
caratteristico e innovativo ed inaugurò un filone evolutivo che diede i natali, come già discusso, anche ai
Summilux 75mm f/1,4 ed 80mm f/1,4; questa è la storiografia ufficiale; in realtà Walter Mandler, quando
calcolò il famosissimo Summilux-M 35mm f/1,4 con la collaborazione di Erich (SIC) Wagner, durante
la prima metà del 1958, mise in cantiere anche un'opzione 50mm f/1,4, basata sullo stesso, caratteristico
Gauss asimmetrico reso poi celebre dal Summilux 35, prodotto per oltre 30 anni, a cominciare dalla
settima, tipica lente aggiuntiva posizionata subito dietro il diaframma, al centro dei due emigauss; sappiamo
che la formula del Summilux 35, peraltro plastico e soggettivamente piacevole, era caratterizzata da alcune
tare come una vistosa vignettatura, una certa curvatura di campo e bordi deboli alle grandi aperture:
tuttavia l'opzione di riconfigurare questo schema per una focale 50mm, passando dai 64° del progetto
35mm ad appena 46°, avrebbe permesso senz'altro di correggere meglio queste leggere pecche, ottenendo
uno stato di correzione superiore mantenendo il caratteristico fingerprint, riconoscibile, proprio del
Summilux 35mm f/1,4.

Con queste premesse lascia quindi stupiti la scelta di abortire l'opzione 50mm f/1,4, mettendo il produzione
solamente il Summilux 35, e delegando all'ormai obsoleto Summarit il gravoso compito di tenere alto
il blasone nel suo segmento ancora per qualche anno, fino al lancio del successivo calcolo ottico di Mandler,
completamente diverso anche come filosofia, che avrebbe dato vita al Summilux che tutti conosciamo.

Mi premeva alzare il velo su questa occasione mancata, dal momento che tale opzione di Leitz 50/1,4 era
finora sconosciuta; a tale proposito allego materiale inedito che descrive in dettaglio un obiettivo rimasto
solamente in potenza, ma con tutte  le credenziali in regola per dare vita ad un ennesimo mito Leitz

 




la schermata del brevetto originale americano relativo al progetto da cui derivò il
celebre Summilux-M 35mm f/1,4: presentato per la registrazione nell'Agosto 1959,
faceva seguito ad analogo brevetto tedesco dell'Agosto 1958.  La figura n° 1 è
relativa al Summilux 35mm f/1,4 (la versione di produzione fu leggermente corretta
e modificata rispetto a questo schema preliminare), mentre la figura n° 2 illustra
un'opzione f/1,4 da 46°, ovverosia un 50mm Summilux, derivato direttamente dallo
stesso, caratteristico Gauss asimmetrico

 



il prototipo di Summilux-M 35mm f/1,4 con le inedite tabelle dei suoi vetri ottici

 




la versione 50mm-46° f/1,4 derivata da Mandler e Wagner dall'identico schema; se la più critica versione
35mm passo il vaglio per produzione definitiva e rimase sul mercato per oltre 30 anni, chissà
perchè non fu prodotta anche questa opzione 50mm, certamente più corretta, dal momento che il
coevo Summarit f/1,5, derivato strettamente dallo Xenon prebellico, cominciava a mostrare il fianco?
Affascinante mistero.

 


IL  MARCOMETRO



UN'OCCASIONE PERDUTA: LANCIARE  SUL  MERCATO NEL 1960,
SIMULTANEAMENTE, I  SUMMILUX 35  E  50, DOTATI DI ANALOGO
FINGERPRINT,  SAREBBE  STATA  UNA  MANOVRA  DI  GRANDE
IMPATTO  SU UN  MERCATO  CHE  RECEPIVA  ANCORA  MOLTO
BENE  LE  FOTOCAMERE  A  TELEMETRO;  PECCATO.

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