ZEISS  SONNAR  250mm  f/5,6  SUPERACHROMAT:

I  VETRI  UTILIZZATI  PER  QUESTO  SPECIALE  OBIETTIVO

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Il Sonnar Superachromat 250mm f/5,6 è uno speciale obiettivo calcolato per coprire un formato utile di 6x6cm e
concepito per garantire una superiore correzione dell'aberrazione cromatica in un campo spettrale compreso fra
400 e 1.000nm, permettendo riprese multispettrali nel campo IR senza alcuna correzione di fuoco, una caratteristica
che lo rende appetibile in moltissimi settori, dall'aerofotografia per rilievi cartografici, botanici ed archeologici agli
impieghi nei campi più specifici della ricerca scientifica, del restauro di opere d'arte e dell'indagine criminale, senza
trascurare il fatto che l'obiettivo nello spettro della luce visibile esibisce un'eccezionale risoluzione, superiore a 200 l/mm
già a piena apertura, permettendo di ottenere immagini convenzionali di eccezionale qualità.

Prestazioni e prezzo esagerati hanno sempre catalizzato molta curiosità attorno a questa realizzazione speciale della
Zeiss; in particolare, le caratteristiche dei vetri impiegati per ottenere la sua correzione superacromatica (con i famosi
quattro passaggi a zero sullo spettro) sono sempre rimaste riservate, lasciando agli appassionati l'unica alternativa di
imbastire una ridda di congetture e supposizioni in merito; in particolare, la Zeiss la sempre esplicitamente ribadito la
sua scelta di campo che esclude l'utilizzo dei materiali cristallini negli obiettivi fotografici di uso comune, preferendo
l'adozione di vetri speciali a bassa dispersione, più stabili termicamente e meno delicati od igroscopici.

Ho recentemente studiato il progetto originale del Sonnar Superachromat, calcolato dei due matematici della Zeiss
Fritz Determann ed Heinz Zajadatz nel corso del 1971, che prevedeva fra l'altro molte opzioni, la maggioranza delle
quali caratterizzate da un'apertura superiore, pari ad f/4; il progetto fu presentato per la richiesta di brevetto tedesco
nel Febbraio 1972 e quello che ha destato la mia attenzione è la particolare scelta messa in atto per l'assortimento dei
vetri: infatti la seconda lente è costituita da Fluorspar commerciale, ovvero Fluorite ricristallizzata, una scelta davvero
insolita in casa Zeiss e ritengo unica nel panorama recente dei suoi obiettivi fotografici: evidentemente le sue eccezionali
caratteristiche di dispersione anomala erano assolutamente necessarie per ottenere le altrettanto inconsuete prestazioni
ottiche e copertura spettrale, ed alla Zeiss hanno deciso per uno strappo alla regola; credo che la piccola "ribellione"
sia ampiamente giustificata, vista la qualità ottica esibita dall'obiettivo in tutto lo spettro coperto, ritenuta tuttora
difficilmente superabile; allego un'inedita tabella che ho realizzato personalmente e che illustra lo schema ottico e
l'assortimento di vetri utilizzati per questo campione.

 




Le caratteristiche dei vetri utilizzati per il Sonnar 250mm Superachromat, e che vengono
rivelate in chiaro per la prima volta, nascondono una sorpresa: il secondo elemento è
realizzato in Fluorite ricristallizzata, una scelta davvero inconsueta in casa Zeiss

 

Gli MTF del Sonnar 250mm Superachromat sono eccellenti già a piena apertura; a parte i bordi
(abbastanza simili), in tutte le altre zone del campo il Superachromat guadagna fino al 20% di MTF
rispetto al 250mm Sonnar convenzionale....

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