LO  SCRIPTORIUM  DI  PIERPAOLO  GHISETTI

ARTICOLO  n°  12

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FOTOCAMERE  ZEISS  CON  INCISIONI  RARE  O  INUSUALI

- SECONDA PARTE -

 

Pierpaolo Ghisetti

(24/04/2010)

 

Consol e Hexacon

Queste fotocamere sono versioni ‘export’ della nota reflex Contax D, costruita nei primi anni Cinquanta dal VEB Zeiss Ikon Dresden della DDR. Sono nate per esportare negli USA le fotocamere della DDR, senza infrangere il brevetto del nome Contax, che apparteneva alla Zeiss Ikon Stuttgart.

La differenza tra le due versioni consiste nel fatto che nel caso della Hexacon si è aggiunta una lastrina di metallo al frontale della fotocamera, mentre la scritta Consol è incisa direttamente in fabbrica sul frontale, al posto del nome Contax. Si tratta di varianti ormai molto rare, e reperibili quasi esclusivamente negli USA.

Sono note altre varianti, ancora più rare, come ad esempio Astraflex, Verikon.e Ritakon.

 

Exona

Questa fotocamera rappresenta la versione ‘export’ della nota Ercona, fotocamera folding per il formato 6x9cm in pellicola in rullo, del VEB Zeiss Ikon Dresden, costruita a partire dal 1949.  Tranne che per il nome, inciso  sul frontale, la fotocamera è identica ad una normale Ercona II.

Il nome riecheggia la Hexacon , e pertanto è probabile che questa fotocamera sia stata così denominata per il mercato USA, forse per differenziare i prodotti.

L’ottica è il classico Tessar 105/3,5; il più modesto Trioplan 75/3,5 montato sul uno degli esemplari incuriosisce perchè è applicato ad un corpo macchina 6x9 centimetri con mirino e tiraggio del soffietto destinati alla copertura angolare ed alle esigenze di un obiettivo da 105mm (i due copri macchina illustrati sono formalmente identici); in realtà il Trioplan 75/3,5 della Meyer-Optik è verosimilmente destinato ad un formato 6x6cm, e non solo non può coprire il 6x9cm dell'Exona ma il suo tiraggio retrofocale è inferiore a quello messo in campo dal soffietto di questo corpo macchina: infatti, prove sperimentali eseguite applicando un vetro smerigliato al piano focale, hanno evidenziato che l'obiettivo Trioplan posizionato su infinito focheggia in realtà a circa 30-35cm, e risulta applicato all'Exona grazie ad un anello di serraggio filettato posizionato sul retro della piastra anteriore, in maniera analoga a quanto avviene con gli obiettivi su otturatore destinati agli apparecchi di grande formato per lastre piane.

Molto probabilmente il gruppo obiettivo/otturatore originale era irrimediabilmente danneggiato, ed il precedente proprietario ha fantasiosamente applicato questo Meyer Trioplar 75/3,5 col suo semplice otturatore Binor 25,100 - B per "completare" almeno esteticamente l'apparecchio (in realtà inutilizzabile)
e riuscire a rivenderlo.

La Exona non è citata in nessun testo, e rappresenta una rarità assoluta.





Contax con incisioni

In letteratura sono note diverse fotocamere Contax sia del periodo prebellico sia di quello bellico con incisioni particolari. Si tratta di pezzi estremamente rari e normalmente noti solo agli specialisti, in quanto mai classificati compiutamente, come ad esempio le Leica speciali.

Presentiamo una Contax III (apparsa già in un mio articolo sulla rivista Classic Camera) con incisione sul dorso ‘BUNDESKRIMINALAMT’ ovvero Dipartimento Criminale Federale, che fa identificare il periodo di appartenenza della fotocamera all’anno successivo al 1949, in altre parole all’anno della creazione della Bundes Republik , chiamata normalmente Germania Ovest. Sulla parte superiore della finestrella del telemetro è inciso ‘KripoHamburg’, abbreviazione di ‘KriminalPolizei’ ovvero Polizia Criminale di Amburgo.

Sull’obiettivo, un Sonnar 5cm f/2 collassabile, appaiono ambedue le incisioni. Si tratta pertanto di una fotocamera utilizzata alla fine degli anni Quaranta/primi anni Cinquanta dalla Polizia Criminale di Amburgo, inquadrata nel più vasto Dipartimento criminale della Repubblica Federale Tedesca.

 

 

Zeiss Ikon - Voigtlaender

Verso la metà degli anni Sessanta la Zeiss Ikon incorporò definitivamente la società Voigtlaender di Braunschweig, la più antica casa fotografica del mondo, di cui possedeva già la maggioranza azionaria dal 1956.

L’interesse della Zeiss risiedeva non solo nella progettazione ottica degli obiettivi Voigtlaender, tra i migliori della produzione mondiale, ma anche nella ricerca, molto avanzata, che la casa di Braunschweig possedeva nel campo degli otturatori elettronici.

Anche dopo l’acquisizione, la Voigtlaender continuò la produzione di fotocamere ed obiettivi, commercializzandoli col proprio marchio. Tuttavia alcune macchine furono presentate col doppio marchio, come ad esempio alcuni modelli della Zeiss Icarex, e, dal 1968 al ’71, due modelli di Vitessa, macchine compatte di progettazione Voigtlaender, entrambe dotate d’otturatore elettronico Prontor. Si tratta della semplice 126 (formato pellicola 28x28mm) e della serie 500, culminata nella 1000 SR, che possedeva addirittura il tempo di 1/1000 di secondo. Inoltre, due modelli, la 500 SE e la 1000 SR, invece dell’economico Color-Lanthar, possedevano il classico Carl Zeiss Tessar, costruito tuttavia dalla Voigtlaender. A conferma della fusione dei due marchi.

Si tratta di compatte molto interessanti ed avanzate, dotate delle tipiche soluzioni originali Voigtlaender, come la leva di carica sul fondello, e il pulsante di scatto decentrato di forma allargata.

Anche se dal punto di vista progettuale non sono state concepite a Stoccarda, sono pur sempre marcate Zeiss Ikon, anche se, a causa della loro relativa rarità, la cosa sfugge a molti collezionisti.



Tenax e Taxona

Il VEB Zeiss Ikon Dresden (DDR) ha prodotto dal 1948 una riedizione della piccola fotocamera a carica rapida Tenax, per il formato 24x24, già prodotta verso la fine degli anni Trenta.

Successivamente, per motivi di possesso del marchio Tenax (che apparteneva alla Zeiss Ikon di Stoccarda della Germania Ovest) la fotocamera, con la semplice modifica di un mirino incorporato, ha cambiato nome in Taxona, macchina costruita a partire dal 1953.

Negli anni in cui si è verificata l’azione legale tra le due Zeiss per il possesso dei marchi (Contax, in primis, ma appunto anche Tenax) sono state prodotte Tenax col nome di Taxona, e Taxona col nome di Tenax, a conferma della confusione esistente in quel particolare momento storico.

Presentiamo ambedue gli esempi, segnalando che la Taxona con l’incisione Tenax è un modello raro ma noto, mentre la Tenax con l’incisione Taxona è un’autentica rarità, non censita in alcuna pubblicazione.

NOTA: un fatto poco noto, che spiega il motivo della diatriba sul marchio Tenax, era costituito dall’intenzione della Zeiss Ikon di Stoccarda di rimettere in produzione, nei primi anni Cinquanta, la Tenax II , la macchina a telemetro a carica rapida ed ottiche intercambiabili. Erano stati costruiti alcuni prototipi, completi d’esposimetro, derivato da quello della Contax IIIa. Ho potuto prendere visione diretta ad Oberkochen dei disegni di questa macchina, mentre pare che i prototipi sono andati persi o distrutti. In ogni caso la riedizione della Tenax II (forse Tenax IIa ?) non ha avuto seguito.



(testi e foto di Pierpaolo Ghisetti)

 


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