LO  SCRIPTORIUM  DI  PIERPAOLO  GHISETTI

ARTICOLO  n°  47

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Carl Zeiss Jena Tele-Tessar K 30cm f/8 per Contax

 

Pierpaolo Ghisetti

(07/06/2016)

 


Si tratta di un teleobiettivo con apertura più convenzionale rispetto al mostro Sonnar 30cm f/4 (vedi apposito articolo): è apparso però molto prima, ovvero nel 1934, prodotto in quantità estremamente limitate, anche a causa della difficoltà di utilizzo. Completo di Fektoscop costava meno della metà del Sonnar di pari focale, ovvero 400 DM contro 900DM.

Lo schema ottico prevedeva 4 lenti in 3 gruppi.

Il peso era di 800g, con una lunghezza fisica del barilotto di 21cm. La minima chiusura del diaframma arrivava a ben f/45, mentre la minima distanza di messa a fuoco era 2,7m.
La confezione era completata dall’apposito paraluce, lungo 8,5cm, e da un filtro verde, diametro 46mm, denominato però Gelb filter, in tedesco filtro giallo.

L’unica finitura conosciuta è con barilotto nero e le ghiere dei diaframmi e messa a fuoco parzialmente nichelate. Naturalmente il Tele Tessar non possedeva la camma telemetrica, in quanto ricordiamo che per le Contax anteguerra era previsto al massimo l’accoppiamento telemetrico con la focale da 18cm.

La produzione è stata limitatissima: dopo tre ottiche di prova nel 1933 la produzione è stata di appena 100 esemplari sino al 1935, cui vanno aggiunti ulteriori 20 pezzi con innesto Leica 39x1mm. La primissima versione non possedeva la staffa per il mirino, mentre la seconda versione, illustrata, possedeva appunto una torretta su cui montare l’apposito mirino.

L’uso del Tele Tessar poteva essere effettuato in tre diverse modalità:

- In unione con l’apposito mirino nr 436/12: solo per la messa a fuoco all’infinito, e con messa a fuoco a stima per le rimanenti distanze di ripresa. Oppure usufruendo di un telemetro esterno per la misurazione dell’esatta distanza di messa a fuoco.

- In unione con la cassetta reflex Flektoscop, grazie ad un anello adattatore, come illustrato nel catalogo italiano: nel 1938 alcuni esemplari furono adattati a questa modalità direttamente in fabbrica, all’uscita della cassetta reflex.

- Con messa a fuoco grazie al vetro smerigliato in dotazione, nr di catalogo ZI 5520/6: l’ottica veniva montata su cavalletto, indi si montava posteriormente il vetrino di messa a fuoco, grazie al quale, con immagine capovolta, si poteva focheggiare correttamente. Indi si sostituiva il vetrino con un apparecchio Contax, si regolavano tempi e diaframmi, ed infine si poteva scattare, preferibilmente con un flessibile. 

Come si vede dalle precedenti note negli anni Trenta una macchina a telemetro con questo tipo di teleobiettivo, molto spinto, esigeva per tutta l’operazione di messa a fuoco molto tempo e pazienza.

Si tratta in definitiva di un’ottica poco conosciuta e rarissima.

 

Lo schema tipo Tele-Tessar ricavato dalla brochure obiettivi Carl Zeiss Jena del 1927.


(testi e foto di Pierpaolo Ghisetti)

 


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