ZEISS  CONTAX  PLANAR  85mm f/1,4

VS

ZEISS  CONTAX  PLANAR  85mm f/1,4:

STORIA  DI  UN  "LEMON"





ABSTRACT


In early 1993 I purchased a brand-new Zeiss Contax Planar 85mm f/1,4 Japan MM;
I rated this exemplar too soft for my expectances and related to other identical lenses'
results; I let the lens idling to collect dust, and after some years I fount a mint Germany-MM
version; taken at home for a comparative test, it delivered a far superior output with a
crisp reproduction even at full aperture, as revealed by an homemade resolution chart;
all that tests confirmed that the brand-new first exemplar was a so called "lemon", quite
a boring stuff for a famous and not el-Cheapo lens; obviously I deliveder the soft one
and took for me the fine Germany MM, a really oustanding lens with nothing to share
with the unlucky twin...


08/01/2008


Nel tempo sono diventato un po' ossessivo sul concetto dei cosiddetti "Lemon", cioè obiettivi
"sfortunati" che sarebbero usciti dalle linee di montaggio privi di una calibratura fine e di adeguati
controlli finali di qualità; questi obiettivi, acquistati casualmente e pagati fino all'ultimo centesimo,
spesso forniscono una resa non soddisfacente, inadeguata al lignaggio di appartenenza e soprattutto
inferiore a quella fornita da obiettivi identici, differenziati soltanto dal numero di serie; naturalmente
il problema si fa vieppiù spinoso se parliamo di ottiche blasonate e molto costose, per le quali gli
amatori sono disposti a spendere pazzie per avere quel quid in più rispetto agli ottimi obiettivi già
posseduti, un margine risicato che spesso scompare letteralmente nelle tolleranze di produzione.

Immagino che molti abbiano avuto esperienze analoghe, condividendo con me il muro di gomma fatto
di sufficienza, diffidenza, incredulità ed irrisione sollevato dai laboratori tecnici degli importatori quando
presentiamo rimostranze di questo genere... del resto, occorre capire la loro posizione: sono preparati
ad accettare e riparare un difetto fisico o meccanico macroscopico, visibile e facilmente quantificabile,
ma che possono dire a chi lamenta "15 l/mm in meno rispetto ad identici obiettivi provati assieme?"
Nessun laboratorio è preparato per calibrare micrometricamente gli spazi d'aria fra le lenti o verificare
con precisione al decimo di micron la centratura o il raggio di curvatura effettivo: l'atteggiamento tipico,
dopo l'iniziale sufficienza ("come fa a dire che l'obiettivo non rende come deve? mica è come con le
automobili, che se dichiarano 180 all'ora li devono fare, qua non ci sono prestazioni specifiche in chiaro")
il massimo che ci viene proposto è una spedizione a nostre spese direttamente i fabbrica, con revisione
e calibratura (sempre a nostre spese), a fronte di costi che sovente eguagliano il prezzo dell'ottica ed inducono
a desistere; una certa corrente di pensiero considera questi timori pura paranoia che ci porterebbe ad
agitare fantasmi in realtà inesistenti; dal mio punto di vista l'esperienza più negativa fu legata ad un Sonnar
180mm f/4 CF per Hasselblad, acquistato nuovo e nemmeno parente con quello di un carissimo amico,
le cui foto parevano di un altro pianeta (fatto ancora più strano in quanto ho poi saputo che il montaggio
di questo specifico obiettivo era soggetto - per motivi che mi sfuggono - a tolleranze di fabbrica due volte
più restrittive rispetto a quelle degli altri obiettivi Hassy, quindi un Sonnar 180mm f/4 "lemon" dovrebbe
essere un'eventualità quasi impossibile); restando in casa Zeiss, un esempio lampante di questi obiettivi
"random" mi venne fornito quando acquistai, ad inizio 1993, un Planar Contax 85mm f/1,4 Japan MM
nuovo di fabbrica e di regolare importazione: fin dai primi scatti l'ottica mi parve esageratamente morbida
ed impastata, nettamente inferiore ad identici obiettivi posseduti da alcuni amici e che garantivano immagini
eccellenti; dopo prove ripetute mi convinsi che l'ottica fosse nata sfortunata, e dopo inutili abboccamenti col
laboratorio tecnico dell'importatore lo misi in vetrina a prendere polvere, dove rimase un paio di anni.

Un bel giorno trovai un Planar Contax 85mm f/1,4 Germany MM (uno degli ultimi Germany prodotti, con
matricola nell'ordine dei 7 milioni) in condizioni MINT; sfiziato dalla circostanza mi feci prestare l'ottica
dal negoziante per effettuare prove pratiche e capire se e quanto l'esemplare in mio possesso fosse
deficitario o se invece si trattasse di pura fissazione: apriti cielo! Il Planar Germany MM era davvero
un altro obiettivo, più brillante, nitido e presente anche ad f/1,4; cinguettando dalla gioia tornai in
negozio proponendo la permuta col mio Japan MM, peraltro nuovissimo e di regolare importazione,
e dovetti scucire altre 500 mila lire per assicurarmi quel bellissimo Germany MM; per quantificare
le differenze che ho rilevato fra i due esemplari allego qualche immagine e un diagramma della risoluzione
assiale che realizzai all'epoca con mire ottiche cuneiformi e criteri di sufficiente attendibilità: anche se
gli esemplari teoricamente erano identici si tratta davvero di due obiettivi diversi....




il Planar 85mm f/1,4 Germany MM protagonista della vicenda,
un esemplare davvero ben riuscito

 

 



questa stampa bianconero mostra un soggetto immortalato col Planar 85mm f/1,4 Japan MM,
acquistato nuovo di regolare importazione, utilizzato ad f/4, una chiusura che dovrebbe già garantire
 risultati di grande rilievo (tre stop dall'apertura massima); invece, nonostante l'adozione del
monopiede, un tempo di scatto sufficientemente rapido ed una corretta messa a fuoco, il soggetto
appare morbido e la riproduzione priva di grinta: è questa la resa tipica del famoso Planar 1,4/85 ?

 

 



un dettaglio della stampa: il graffio sulla superficie della foto conferma che la
riproduzione è stata effettuata con una messa a fuoco corretta, e che l'inaccettabile
morbidezza è presente sul negativo originale

 

 

questa foto molto recente dell'amica Annalisa è stata ripresa al
tramonto con il Planar 85mm f/1,4 in versione Germany MM
trovato d'occasione dall'amico rivenditore; lo scatto è stato
eseguito con una Canon EOS 5D al diaframma spalancato f/1,4
e pur tuttavia la nitidezza nel punto a fuoco (l'occhio a sinistra)
è assolutamente soddisfacente... Quando ebbi la disponibilità
di entrambi gli obiettivi eseguii molti scatti di prova, ed il responso
fu sempre inequivocabile.

 


questo è il risultato delle mie prove eseguite con mire ottiche cuneiformi ad alto contrasto;
impressionai diapositive ad alta risoluzione con un corpo RTS III (per eliminare le
variabili legate alla planeità del film) eseguendo gli scatti sullo stesso rullo di pellicola nelle
condizioni standard previste, passando poi i risultati al microscopio: le differenze facilmente
percepite nell'uso pratico furono confermate da questo test casalingo, come sottolineato
dalla risoluzione assiale misurata nei due esemplari (teoricamente) identici.

 

Questa esperienza si è ripetuta sul mio cammino varie volte, come un doloroso dejà vu; quando acquistai
il Planar 85/1,4 Japan MM ivi descritto presi in blocco anche un Planar 50/1,4, sempre nuovo e sempre
di importazione ufficiale, ed anch'esso si rivelò insoddisfacente ed inferiore agli esemplari posseduti da amici,
finchè, al secondo "cambio", beccai un vecchio esemplare della prima ora (matricola 5.8xx.xxx) decisamente
migliore... Naturalmente Zeiss è l'esempio del giorno perchè avevo alcune immagini sottomano, ma situazioni
analoghe si sono presentate anche con Brand altrettanto famosi, e non scendo in dettaglio per non alimentare
facili e dannose polemiche, lasciandovi solo con un consiglio: attenzione negli acquisti di pezzi importanti e
costosi, se fosse possibile qualche scatto di prova (anche velocemente, in digitale) è sempre e caldamente
consigliato.




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