CANON EF 24mm f/3,5 TSE L DECENTRABILE SU EOS 5 D FULL FRAME?
OH, YEAH !
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Uno dei principali vantaggi propri
all'adozione del sensore full-frame 24x36 consiste nell'utilizzo
a pieno regime di obiettivi speciali, con caratteristiche tali da rendere
impossibile la loro sostituzione
con equivalenti ottiche progettate per il formato ridotto; uno degli esempi più
interessanti viene
incarnato dal Canon EF 24mm f/3,5 TSE L, un grandangolare da oltre 80° dotato
di decentramento
e basculaggio, unico nel suo genere da quando l'Olympus Zuiko shift 24mm f/3,5
è uscito di produzione;
metterlo alla prova sulla 5D è stata una delle mie priorità, e con aspettative
ottimistiche dopo le prime,
positive prove effettuate col PC-Nikkor 28mm f/3,5.
Ho impiegato il Canon EF 24mm f/3,5 TSE L su EOS 5 D effettuando scatti sia in
orizzontale che in
verticale, orchestrando la configurazione d'utilizzo più sfavorevole, col
decentramento settato al massimo
consentito dalla meccanica (11mm) in entrambi gli orientamenti, ben sapendo che
alle ovvie problematiche
di copertura telecentrica ai bordi del sensore si sovrapponevano le avvertenze
Canon che suggeriscono
di evitare nelle inquadrature verticali col 24 TSE uno shift superiore agli 8mm
per non sfruttare una porzione
troppo periferica del cerchio di copertura aggiuntivo e quindi con visibili cali
di nitidezza, contrasto ed
illuminazione sul campo.
Devo dire che i risultati mi hanno soddisfatto; il diaframma elettromagnetico
che resta a piena apertura
e si chiude automaticamente allo scatto garantisce una buona luminosità nel
mirino anche a tutto shift,
permettendo un'agevole (per quanto necessariamente attenta) inquadratura a mano
libera (come in tutti
gli esempi allegati); ho scelto come diaframma di lavoro f/11, compromesso fra
diffrazione in asse e
recupero nelle zone periferiche sfruttate dal decentramento, e la nitidezza (con
EOS 5 D settata su una
maschera di contrasto normale) è sicuramente accettabile anche ai bordi della
zona alta dell'inquadratura,
coperta dalla porzione supplementare del cerchio di copertura; nelle immagini
verticali con shift di 11mm,
vietato da Canon anche su pellicola, si verifica una vistosa vignettatura
meccanica nella parte alta, cui è
tuttavia facile ovviare via software fino ad ottenere una buona omogeneità
(vedi esempio); da notare che
la nitidezza ai bordi, come si nota nell'apposito dettaglio ingrandito dei fili
metallici che sostengono
l'antenna, è piuttosto buona nonostante il decentramento fuori quota, a parte
chiare tracce di astigmatismo
evidenziate dalla nitidezza disomogenea che caratterizza i fili orientati
secondo le diverse calotte.
Con un po' di attenzione sul campo e di pratica con i soft è possibile ottenere
immagini di qualità
senz'altro sufficiente alla grande maggioranza degli utilizzi, anche
professionali, con una praticità
d'uso ed un costo d'esercizio neanche paragonabili alle classiche
"tecniche" di medio e grande formato.
Allego anche qualche scatto eseguito sul full-frame col Sigma EX 12-24mm
f/4,5-5,6 a 12mm, con
copertura effettiva sul sensore di ben 122°: argomento già dibattuto, ma si
sa, repetita juvant!
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esempio pratico delle possibilità offerte dal Canon EF 24mm
f/3,5 TSE-L sul sensore 24x36mm:
a sinistra una ripresa effettuata con un 17mm nella quale la parte sommitale
dell'edificio viene tagliata;
a destra una ripresa effettuata dalla stessa posizione con un 12mm ortoscopico
per 122°: otteniamo il
frame desiderato ma oltre il 50% del file non è sfruttabile (entrambe le
riprese su EOS 5D)
fotogramma a pieno formato ottenuto sul sensore 24x36mm della EOS 5D con il
Canon EF 24mm f/3,5 TSE-L decentrato 11mm verso l'altro (massimo shift
possibile):
l'inquadratura corrisponde alla porzione del fotogramma ricavato col 12mm
evidenziata
in verde, col vantaggio del pieno sfruttamento al 100% del grande file da 12,8
mpx.
L'obiettivo è stato decentrato in posizione verticale 3mm oltre il limite
concesso da Canon
(8mm), tuttavia l'inevitabile vignettatura è stata agevolmente eliminata via
software
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esempio d'uso del Canon 24mm f/3,5 TS-E decentrato a mano libera nel reportage
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