IL 50mm TIPO SONNAR DI BERTELE: L'EVOLUZIONE ESTREMA
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i Sonnar 50mm f/2 ed f/1,5, lo Zunow 50mm f/1,1 ed i relativi schemi ottici, derivati in sequenza.


Il normale tipo Sonnar fu sviluppato da Ludwig Jackob Bertele nel 1932, dopo essere stato
capo progettista alla Ernemann, confluita nella Zeiss Ikon dopo l'anschluss del 1929, e si basava
sui concetti del precedente, famoso Ernostar f/2 ed f/1,8 che lui stesso aveva progettato per le
celebri Ermanox da reportage; il principio informatore era ottenere risoluzione elevata ma anche
contrasto brillante grazie all'unione delle lenti in 3 soli gruppi assemblati, riducendo i dannosi passaggi
ad aria (non c'era antiriflessi); nacque così il Sonnar 50mm f/2 e tre anni dopo arrivò il celebre Sonnar
50mm f/1,5, il più famoso normale degli anni '30 e capace di grandissime prestazioni anche con standard
moderni, nonostante la luminosità, estrema per l'epoca; nel dopoguerra, con l'avvento degli antiriflessi,
alla Zeiss pensionarono il normale Sonnar rispolverando il gauss tipo Planar, più promettente; tuttavia
la giapponese Zunow Optical Industry continuò a sviluppare il tipo Sonnar, e grazie agli innovativi
antiriflessi e ai nuovi vetri disponibili realizzò nel 1953 l'evoluzione estrema del concetto, un 50mm
addirittura f/1,1, celebre all'epoca ed apprezzato per la resa parimenti elevata (ed oggi ricercatissimo
nel modernariato dai collezionisti del Sol levante), a riprova che l'idea originale di Bertele, che
affondava le radici nei lontani anni '20, era stata partorita da un autentico genio.

UPDATING 11/08/06

Come definirla? the never ending story? recentemente la Zeiss ha rivisitato il Sonnar per rieditarlo
in montatura ZM con attacco Leica M a telemetro, e non si tratta di una semplice riproposizione in
chiave nostalgica, dal momento che lo schema ottico è stato ricalcolato con l'ausilio di moderni vetri
ad alta rifrazione ed il caratteristico tripletto collato centrale è stato trasformato in un doppitetto
spaziato ad aria; un modernissimo antiriflessi T* ed un diaframma da fare invidia ad un Summilux-M
completano le caratteristiche del compattissimo C-Sonnar ZM 1,5/50 T*, nuovo capitolo di una saga
gloriosa e mi auguro, a questo punto, senza fine; anzi, metto da parte la timidezza e propongo senza
mezzi termini anche un Tessar 2,8/45 T* in montatura collassabile nel più puro stile Elmar-M: il nocciolo
ottico c'è già, ed il diametro ridottissimo della lente anteriore, inferiore a quella dell'Elmar-M, consentirebbe
di realizzare una vera chicca di miniaturizzazione; speriamo!




74 anni e non dimostrarli: l'ultima incarnazione del glorioso Sonnar di Bertele, classe 1932,
è rappresentata dalla versione ZM, caratterizzata da grande compattezza, da antiriflessi di
ultima generazione e da un diaframma finora visto solo nei gioiellini Leica




nello schema ottico si evidenzia la modifica al tripletto centrale con l'eliminazione
della lente intermedia, sostituita da una spaziatura ad aria




gli MTF tradiscono l'anzianità ed i limiti intrinseci del progetto: ad f/1,4 i valori sono
all'altezza dei Planar ma a diaframma di lavoro il rendimento è "storico"; tuttavia anche
questo fa parte del fascino di questo fossile vivente redivivo che, lo devo ammettere,
mi affascina molto per le implicazioni storico-filosofiche (anche il Sonnar 1,5/50
originale prebellico fu realizzato in montatura Leica)




Più o meno questa sarebbe l'idea....naturalmente le ridottissime dimensioni del
nocciolo ottico permetterebbero di realizzare un obiettivo collassabile di dimensioni
molto più ridotte, sullo stile dell'Heliar commemorativo per Bessa Voigtlander-Cosina...
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