OBIETTIVI  SUPERLUMINOSI  FD  -  EOS  SERIE  "L":

GLI  OCCHI  DELLA  NOTTE  DI  CASA  CANON

FINALMENTE  RIUNITI  NEL  MIO  SISTEMA


 

Sono innamorato da sempre degli obiettivi superluminosi, e non è una sindrome da
"ce l'ho più grande" o l'ingenua convinzione che in quanto più sofisticati e costosi siano
anche più nitidi dei modelli convenzionali... Nitidezza? Contrasto? Chissenefrega...
Le possibilità espressive con l'evidente rilievo plastico del soggetto e lo sfuocato
morbidamente annullato permesse dai superluminosi a piena apertura sono ancora
più intriganti delle oggettive opportunità di ripresa con luce molto scarsa.

Da questo punto di vista Canon ha sempre avuto una posizione di rilievo nel settore
reflex, producendo prima in attacco FD poi in montatura EF una serie di superluminosi
della serie L che hanno rappresentato un felice connubio fra luminosità e qualità globale
dell'immagine; col tempo ho raccolto i vari modelli delle due generazioni completando
un cerchio che per anni è stato come un feticcio, una ossessione personale.

Apprezzo meno i luminosi in attacco a telemetro perchè in questi frangenti sento la
necessità di "vedere" cosa l'obiettivo stia effettivamente mettendo a fuoco, magari fuori
asse (possibilità preclusa alle rangefinder) ed amo valutare a vista come si distribuisce
lo sfuocato e la resa dei vari piani...

Ecco alcune "foto" di famiglia dei vari fratelloni superluminosi "L" finalmente riuniti.

 

La gamma FD presentava già pezzi di rilievo come il 24/1,4 L, il 50/1,2 L, l'85/1,2 L ed il 200/1,8 L; col passaggio
al sistema autofocus fu confermato il 24/1,4 L (modificato con l'aggiunta di una lente e la sostituzione di un vetro con
materiale ED), il 50/1,2 L fu surclassato dal mostruoso EF 50mm f/1,0 L (con 11 lenti di cui due asferiche di ampio
diametro, molate dal pieno nei primi esemplari come quello illustrato), l'EF 85/1,2 L prese il posto dell'omologo FD
(con leggere modifiche allo schema ed il passaggio della superficie asferica dalla seconda alla terza lente), mentre il
200mm f/1,8 L è otticamente identico in entrambe le versioni FD ed EF, lanciate praticamente in contamporanea, e
vanta tre lenti in vetro ED di ampio diametro; alla gamma EF si è aggiunto anche l'utilissimo EF 35mm f/1,4 L, un
modello assente nel precedente sistema FD; a testimonianza della sofisticazione estrema di questa serie, su 8 obiettivi
ne troviamo 7 asferici, 2 apocromatici ed 8 flottanti (ovviamente molti esemplari condividono varie caratteristiche).
Sull'FD 200mm f/1,8 L è visibile l'FD-EOS converter 1,26x che consente di applicarlo sui moderni corpi EOS.

Dopo vari anni ho chiuso il cerchio e a mente fredda non mi pento affatto di queste piccole pazzie o dei risparmi
pazientemente raggranellati per l'acquisto: il potenziale di obiettivi così luminosi è micidiale così come la resa ai
diaframmi aperti, un nuovo universo spalancato ed impraticabile per gli zoom meno luminosi che vanno per la maggiore.

AGGIORNAMENTO DEL 03/12/2009

Il Canon FD 200mm f/1,8 L non fa più parte del mio sistema: ora vive nei sogni ad occhi aperti di un caro amico; il
suo posto è stato preso del suo attuale epigono EF, messo in commercio nella primavera 2008: l' EF 200mm f/2 L IS.


L'obiettivo che ha degnamente sostituito nel mio corredo il mitico e rarissimo FD 200mm f/1,8 L.

 

nel passaggio del 24mm f/1,4 da FD ad EF l'attenzione si è concentrata sulla riduzione della vignettatura e
dell'aberrazione cromatica: una lente è stata aggiunta in posizione anteriore per ridurre il semiangolo di campo
all'incrocio col diaframma mentre un elemento preesistente è stato realizzato in vetro ED; in questo caso il
modello FD è ancora nella primissima esecuzione SSC Aspherical con collare di serraggio, e fu il secondo
obiettivo Canon "speciale" (lenti asferiche, sistema flottante, alta luminosità, etc) ad essere lanciato sul mercato
dopo il famoso FD 55mm f/1,2 SSC Aspherical. entrambi i 24mm dispongono di una lente asferica molata
dal pieno in posizione posteriore (il cui costo di realizzazione nell'FD era molto elevato), di un sistema flottante
di compensazione sulla messa a fuoco e condividono la stessa, curiosa ed inconfondibile tendenza a riprodurre
i blu in modo più saturo, attinico del normale; a tutt'oggi nessun altro costruttore ha realizzato in serie consistenti
un 24mm di tale luminosità, utile anche sui sensori APS-C dove interpreta l'equivalente di un 38,5mm f/1,4

 

 

l'EF 35mm f/1,4 L è un eccellente obiettivo lanciato nel 1999 ed assente nel corredo FD;
ritengo il 35mm f/1,4 un obiettivo chiave per il reportage e sono contento che il "buco"
nel sistema sia stato colmato da un  modello così performante; il suo schema deriva
parzialmente da quello del 24/1,4 L, mantenendo il sistema flottante e la lente asferica
molata ma rinunciando all'elemento in vetro ED; nonostante quest'ultima limitazione, grazie
alla focale meno critica, i fringings periferici sono comunque molto meno evidenti rispetto
al 24mm f/1,4, sia FD che EF

 

 

le maggiori modifiche nel passaggio da FD-L ad EF-L sono riscontrabili nella focale 50mm:
il classico FD 50mm f/1,2 L disponeva di un Gauss ad 8 lenti di cui sette mobili e quella
posteriore fissa, con una superficie asferica lavorata dal pieno sul lato anteriore della seconda
lente; il ben più corpulento EF-L è invece un 50mm f/1,0, ben mezzo stop più luminoso, ed
utilizza un Gauss estremamente complesso e basato su ben 11 lenti in 9 gruppi, di cui due
asferiche di ampio diametro; anche in questo caso l'ultima lente resta fissa e le altre 10 avanzano
per la messa a fuoco; l'EF 50mm f1,0 L pesa quasi 1,1kg ma la sua resa e soprattutto il suo
sfuocato sono inconfondibili ed inimitabili: chi lo possiede ed utilizza difficilmente se ne separa...
Fu lanciato nel 1989 ed il primo listino-chock era pari al prezzo di circa 70 esemplari di EF
50mm f/1,8; dai rumors raccolti nel corso degli anni sembra che i pochi esemplari venduti in
Italia venissero acquistati perlopiù da professionisti specializzati in foto da elicotteri, col la
speranza di minimizzare il micromosso grazie all'ampia apertura (erano costretti ad utilizzare
invertibile di bassa sensibilità per ragioni editoriali)... Naturalmente quest'obiettivo è tutto
fuorchè uno strumento fotogrammetrico, e dopo qualche esperienza, vista la vignettatura e
la scarsa risolvenza ad f/1,0, l'anno rimesso in scatola come nuovo ed archiviato nel ripostiglio,
esattamente com'è accaduto al mio esemplare, ritornato alla vita dopo 15 anni di letargo
nel suo imballo... Difficile imbastire paragoni col Noctilux-M (troppo diversi come filosofia
di resa), ma il vantaggio della visione reflex diretta non è assolutamente da trascurare

 


Il Canon FD 85mm f/1,2 L è stato ai suoi tempi una leggenda  e l'attuale EF ne raccoglie
ed onora da tempo il testimone; l'FD dispone di una lente asferica (la seconda) ed è basato
su un Gauss ad 8 lenti con sette mobili (flottanti) ed una - la posteriore - fissa; il rapporto fra
risoluzione/microcontrasto/compensazione luci-ombre/qualità e quantità dello sfuocato ai
diaframmi più aperti sono effettivamente fuori dal comune e forniscono immagini molto plastiche,
mentre a diaframmi centrali l'immagine è secca, satura, quasi brutale; l'EF 85mm f/1,2 L ricalca
lo schema dell'FD, spaziando ad aria il doppietto anteriore e spostando in terza posizione la
lente asferica; le prestazioni sono simili a quelle (peraltro eccellenti) dell'FD, col vantaggio della
messa a fuoco automatica; per entrambi il diaframma è ad 8 lamelle arcuate (l'apertura ai diaframmi
più aperti è quasi circolare) e mentre l'FD resta su dimensioni e pesi sicuramente accettabili, l'EF
supera abbondantemente il kg di peso con dimensioni analoghe a quelle del 50mm f/1,0 L

 


Lo schema ottico dei cinque superluminosi EF, fiore all'occhiello di casa Canon
e katana infallibile per i moderni night raiders; anche il 200mm f/1,8 L è flottante,
e la messa a fuoco avviene con lo spostamento del doppietto collato anteriore al
diaframma, il che rende l'operazione molto veloce nell'EF e morbidissima nell'FD;
notare le tre enormi lenti in vetro ED (numero di Abbe pari ad 81,6) utilizzate
nel 200/1,8 L, una prova di forza che sta alla base delle sue ottime prestazioni
e del suo prezzo imbarazzante; sia il 50/1,0 L che il 200/1,8 L sono attualmente
fuori produzione, evidentemente a causa dei ridotti volumi di vendita (ed occorre anche
capire la clientela: quanti sono disposti a pagare un "50" o un "200" fisso, focali molto
"normali", come un'automobile usata?); è difficile trovare un'esatta collocazione d'impiego
per un 200mm che su una macchina professionale pesa 5kg: troppo lungo, pesante ed
ingombrante per foto di strada, troppo corto per sport e natura in generale: alla fine il
200/1,8 L è diventato una sorta di star nello sport indoor da palazzetto (ginnastica, etc.)
e soprattutto nel basket, dove le azioni sono fulminee e le distanze dagli atleti non eccessive

Ecco tre immagini realizzate in treno, utilizzando a piena apertura il Canon EF 85mm f/1,2 L,
il 50mm f/1,0 L ed il 35mm f/1,4 L; non si tratta di immagini particolari o scelte, rappresentano
soltanto il tipo di riprese possibili in available light con questi obiettivi superluminosi.

 



 


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